La presente relazione riporta i risultati e le considerazioni finali delle attività di biorisanamento con micostimolanti effettuate presso il sito, relativamente a sei mesi di trattamento.

Al fine di valutare la vitalità, la concentrazione e la distribuzione dell’inoculo, effettuato nel settembre 2019,  era stato previsto un piano di monitoraggio mensile volto all’individuazione della componente micologica. In parallelo era stato condotto il monitoraggio delle componenti chimiche organiche e inorganiche.

I campioni di acqua, prelevati in corrispondenza dei piezometri di interesse con cadenza mensile, sono stati analizzati presso il Laboratorio di Micologia del DISTAV-UNIGE

Nel corso dei monitoraggi effettuati si è assistito a una progressiva colonizzazione dei piezometri successivi ai punti di inoculo in particolare seguendo la direzione della falda, molto massiccia in particolare a partire dal punto di inoculo I1 mostrato in Figura 1 (percentuali comprese tra il 95% e il 100%). Dal confronto delle analisi dei dati di vitalità con i dati delle analisi chimiche si evince come i funghi abbiano procurato significativamente e in modo repentino l’abbattimento dei contaminanti organici (periodo da settembre-novembre) mantenendosi costantemente attivi e vitali. Dalle analisi chimiche si evince inoltre che durante il periodo febbraio-aprile 2020 i valori di alcuni contaminanti (es. idrocarburi totali) hanno subito un innalzamento delle concentrazioni a causa probabilmente delle piogge e delle conseguenti fluttuazioni dei livelli delle acque di falda a contatto col suolo sovrastante, in particolare nei punti I2, MP1, PZ5 e PZ6. Nonostante il verificarsi di questo fenomeno, è molto ben evidente dai grafici stessi il trend discendente di questi contaminanti dal mese di aprile in poi, dimostrando come i funghi, ancora perfettamente vitali a maggio (dato ricavato dalle analisi micologiche), abbiano riattivato repentinamente il metabolismo e prodotto nuovamente ed efficacemente una degradazione dei contaminanti stessi.

 

 

 

 

Fig. 1 Localizzazione dei piezometri presenti nell’area