Ptech, in collaborazione con l’ Università di Genova (DISTAV), ha svolto degli studi finalizzati alla caratterizzazione della componente micologica presente durante le fasi di compostaggio. In particolare, sono stati analizzati campioni di compost prodotto mediante l’unione di biodigestato anaerobico addizionato con rifiuto verde urbano. La caratterizzazione micologica è stata effettuata attraverso l’isolamento in coltura pura dei microfunghi presenti in campioni raccolti in diversi momenti di maturazione del compost. Una volta ottenute le colture “pure” dei ceppi fungini l’identificazione è stata effettuata attraverso analisi morfologiche e molecolari.

Le finalità applicative di queste ricerche sono quelle di valutare la presenza di eventuali specie potenzialmente pericolose nei campioni analizzati e di selezionare ceppi estremotolleranti. Questi ultimi, in particolare, sono molto importanti dal punto di vista biotecnologico in quanto possono possedere particolari caratteristiche ceppo-specifiche utili sia per migliorare il processo di compostaggio stesso, sia in altri ambiti, per esempio: bioremediation, biofiltri, produzione di particolari enzimi, ecc...

Siamo lieti  di aver rinnovato per il 2020/2021 il rapporto di collaborazione con il “Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita” (DISTAV) dell'Università degli Studi di Genova. Lo scopo è duplice:

  1. a) sviluppare idee progettuali per la partecipazione congiunta a bandi di ricerca e trasferimento tecnologico in ambito regionale, nazionale ed internazionale (Horizon 2020). Il rapporto è finalizzato al trasferimento di attività di ricerca nel settore della mico degradazione dei rifiuti industriali sia a base di idrocarburi sia di metalli pesanti
  2. b) ricercare ed applicare protocolli per l'analisi e l'isolamento di ceppi fungini da rifiuti di varia natura e provenienza: sono in corso due progetti sia su acque contaminate con IPA sia con terreni contenenti metalli pesanti/IPA.  Le prime analisi di controllo hanno mostrato significative diminuzioni dei valori.

Saremo presenti a Ferrara alla XIV edizione di Rem Tech, dal 23 al 25 Settembre 2020. Rem Tech è la piattaforma nella quale le nostre innovative soluzioni tecniche possono confrontarsi efficacemente con il mercato. ptech intende crescere in maniera esponenziale applicando gli attuali progetti di ricerca sia nel settore delle “bonifiche e sedimenti” sia in quello della “gestione rifiuti”. Presenteremo ai visitatori ed a tecnici specializzati che visiteranno lo stand gli ultimi aggiornamenti sulle nuove applicazione pratiche dei microfunghi nell’ “industria” ambientale. Presso lo stand sarà presente lo staff del Dipartimento di Micologia della Università di Genova – DISTAV, oltre che una rappresentante della società cinese con la quale abbiamo firmato un protocollo per l’ applicazione della nostra tecnologia in quel paese.

Durante il mese di novembre 2019 è iniziato l’ intervento di inoculo di microfunghi autoctoni in due parcelle di terreno all’ interno dell’ isola della Certosa. L’ Isola si trova a nord-est di Venezia, a meno di 250 metri da San Pietro di Castello e poco più di 500 metri dal Lido di Venezia. La sua superficie è di circa 22 ettari. Fino al 1997 la porzione esterna alle mura, caratterizzata da un'ampia radura sabbiosa, è stata usata come poligono di tiro occasionale dal Reggimento Lagunari "Serenissima". Il nostro intervento, unitamente a quello della Desam Ingegneria e Ambiente di Mogliano Veneto, mira a abbattere i valori di IPA presenti nel terreno.

 

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Abbiamo avuto un grande successo di pubblico durante la XIII edizione di Remtech Expo 2019 tenuta dal 19 al 21 settembre a Ferrara ! Hanno visitato il nostro stand non solo clienti italiani (vecchi e nuovi) ma anche delegazioni Cinesi, Indiane, Tunisine e degli EAU. Con una di queste, proveniente dalla Cina, è stato firmato un “protocollo di intenti” per applicare in quel paese la metodologia del risanamento di siti contaminati da metalli mediante micro funghi autoctoni. Con una società lituana, attiva nel risanamento mediante batteri di aree all’ interno di raffinerie contaminate da idrocarburi pesanti, verrà siglato un accordo per l’ applicazioni congiunta di batteri + funghi autoctoni presso i rispettivi clienti. Sono stati tre giorni intensi; giovedì 20 settembre è stato fatto dalla prof.sa Zotti un intervento sull’aggiornamento delle prove in corso per l’ abbattimento dell’ ETBE nelle acque di falda.

 

 

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